Comune di Villa Cortese

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FIL ROUGE

Area: Periodici Comunali
Pubblicato il: 24/05/2004

Il filo diretto che tiene assieme gli articoli del giornale,è pensato, articolato, ma certe volte come in un puzzle si vede alla fine. Ed è quello che succede in questo numero dove il tema che unisce, sembra essere “il locale”, il territorio come luogo dove trovare gli strumenti e le relazioni per costruire un’identità collettiva, e per trovare pratiche comuni e condivise capaci di proporre reti di intervento solidali alternative. In questo contesto si muovono gli articoli sulla Protezione Civile, sulla droga, sui percorsi sicuri, sulla pulizia dei boschi, dove l’apporto del volontariato appare come una risorsa fondamentale per Villa Cortese. Anche nella manifestazione Solidarietà 2004, che ha come finalità la raccolta di fondi per il Burundi, moltissime associazioni locali stanno ancora una volta dimostrando la grande generosità che ci contraddistingue, mettendo a disposizione degli altri il proprio tempo e le proprie energie. Questo ci fa ben sperare se pensiamo alle prospettive future, soprattutto in campo sociale, dove l’idea che si sta facendo strada è quella di un’integrazione tra il pubblico e il "privato sociale", e quindi anche l’associazionismo, che dovranno lavorare insieme nella programmazione, nella progettazione e nell’attuazione di servizi che ora vengono forniti esclusivamente dagli enti pubblici. Ci riferiamo all’idea del welfare locale, di cui sicuramente parleremo nei prossimi numeri, che le amministrazioni stanno da qualche tempo affrontando: in questa logica, il volontariato è destinato a fare un salto di qualità e diventare più “professionale”, forse perdendo suo malgrado un po’ della gratuità che ora è parte fondamentale del suo dna. Ci resta un forte dubbio: i recenti proclami sulla diminuizione delle tasse lasceranno i comuni senza spazio di investimento, anche in questo settore. I già pochi trasferimenti saranno tagliati e le amministrazioni locali dovranno fare salti mortali per gestire l’ordinario. Forse la formazione di un volontariato “specializzato” e meno spontaneo dovrà aspettare.